Colpi di scena, ironia, comicità (e un brillante incontro romanità-napoletanità). Come nella migliore tradizione della commedia italiana Giuseppe Talarico con lo spettacolo “La Truffa” (da lui scritto, diretto e interpretato) regala risate e riflessioni. Quanto si può osare per raggiungere un sogno? Quanto ci si può mettere in gioco e rischiare alla ricerca di benessere e ricchezza? Quella andata in scena al Teatro Agorà di Trastevere (via della Penitenza 33, fino al 28 febbraio) è una storia non troppo lontana dalla realtà. Protagonisti - sullo sfondo della crisi economica - una coppia di amici: Davide (sui quarant’anni e senza un impiego fisso) e Pietro (amico intimo di famiglia, che lavora come barman). I due sono alla ricerca dell’affare della vita per diventare ricchi e finalmente smettere di avere preoccupazioni. Cercano la sicurezza, la “sistemazione”. Carcano la “svolta”. E vorrebbero raggiungerla percorrendo la strada più breve: mettendo in scena un imbroglio, una truffa appunto. La Compagnia InControscena convince. E il pubblico non è avaro di applausi e risate.
LA STORIA Dopo il successo a dicembre con “Alberto, Veronica e me” Talarico ha portato in scena una commedia all’insegna della comicità proprio per le fattezze e le ambizioni dei protagonisti. I due dopo tanti tentativi infruttuosi ma anche rischiosi, incontrano quello che sembra essere l’uomo giusto per poter raggiungere il loro scopo, - quello di arricchirsi e di cambiare vita - : si tratta di un avvocato con cui organizzano un piano solo apparentemente infallibile. L’affare sembra facile, ma i due non solo rischiano di essere arrestati, ma anche di essere lasciati dalle rispettive mogli, che invece hanno ambizioni opposte ai mariti. Sono loro che lavorano e hanno progetti più concreti per la famiglia. Paola e Fabiana fanno, infatti, da forza di gravità nelle vite dei due facendoli collassare dai loro sogni aleatori nella normalità di sempre con obiettivi di altra natura: lavoro e figli. La commedia si regge su diversi ritratti scenici, quello di una coppia di amici affiatati e del loro sogno di evadere dall'ordinario, quello femminile di due mogli alla ricerca di un figlio. Tanti gli equivoci e i colpi di scena, tante le incursioni (dall’ingombrante suocera alla polizia francese passando per quella tedesca) che daranno luogo a tutta una serie di parodie e contrattempi da cui non sarà facile svincolarsi. Ed è proprio dall’intrecciarci di una vita normale con la straordinarietà dell'episodio della truffa che si innescano l'ironia e l'umorismo tipici dell'autore Giuseppe Talarico. (29 feb -red)
IL SINDACO PESCATORE, DALLA FICTION AL PALCO
Dopo il successo della fiction Rai “Il Sindaco pescatore” con Sergio Castellitto arriva ora un progetto teatrale e musicale parallelo con Ettore Bassi e Giancarlo di Muoio. La figura esemplare del Sindaco di Acciaroli (Salerno), Angelo Vassallo, barbaramente ucciso il 5 settembre 2010 per aver difeso la sua terra, viene reinterpretata infatti dai due artisti: Ettore Bassi, popolare attore di fiction e del piccolo schermo e Giancarlo Di Muoio, cantautore attento alle tematiche sociali, con la produzione di Michele Ido per il Teatro e le edizioni musicali di Massimo Visentin. I due artisti, ritrovandosi per caso, hanno unito gli intenti per diffondere la storia del Sindaco Vassallo, ognuno attraverso il proprio canale di espressione (Ettore Bassi con il teatro e Giancarlo di Muoio con la musica). Lo spettacolo si compone di un monologo dal titolo “Il Sindaco pescatore”, tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo, fratello di Angelo e di canzoni che amplificheranno un messaggio corale su valori come la dignità e l’onestà, contro i soprusi della società. Un insegnamento positivo di incoraggiamento dei giovani e dei Primi Cittadini che, come ha fatto Angelo Vassallo, hanno l’onore e l’onere di costruire i valori collettivi gettando solide basi per il futuro attraverso il buon esempio e il lavoro quotidiano. Il progetto si rivolge alla gente comune ma anche al mondo dell’Istruzione: prende vita sia nei teatri, negli spazi culturali e nelle piazze oltre che nelle istituzioni scolastiche. “La contemporaneità di questa – urgenza - artistica per ognuno di noi, sta chiaramente a evidenziare la forza e l'attualità della figura di Angelo Vassallo e del suo esempio “ sottolinea Ettore Bassi che aggiunge: “L'obiettivo che tutti ci prefiggiamo è di unire le forze di comunicazione nelle occasioni che man mano si presenteranno , non escludendo che in circostanze particolari di spettacolo , si riesca a – parlare - insieme del Sindaco Pescatore , integrando teatro e musica”. Ettore Bassi è attore e conduttore televisivo è un volto noto del piccolo schermo. Dalla serie televisiva de Carabinieri al film Per non dimenticarti. E’ protagonista nel ruolo di Francesco d’Assisi nella miniserie tv di Rai1. Recita nei film Il sorteggio e gira la 14ma stagione di Rex. Oggi, con le figlie, conduce su Sky Gambero Rosso il programma “Quando mamma non c’è”. Giancarlo Di Muoio, classe 1981, esordisce nel mondo della musica con Fabio Concato con il progetto e singolo dal titolo “Amico mio”; successivamente ha collaborato con Luca Abete e Striscia la notizia, raccontando attraverso la musica il disagio dell’alcolismo giovanile. Ha partecipato ai tour di Fabio Concato. Prossimamente uscirà il suo primo disco.(red)
“IL PRINCIPE ABUSIVO” SBARCA A ROMA
Il prossimo mercoledì 2 marzo arriva al Sistina di Roma “Il principe Abusivo a teatro”, lo spettacolo con Alessandro Siani e Christian De Sica. IL PRINCIPE ABUSIVO è l’adattamento teatrale dell’omonimo film, che ha segnato il debutto da regista dell’attore Alessandro Siani, con tantissime novità e soprese e una sola grande sicurezza: il ritorno di Christian De Sica, nell’amatissimo ruolo del ciambellano di corte. Lo spettacolo scritto e diretto da Alessandro Siani, che interpreta il ruolo del “povero” Antonio De Biase, vede sulla scena oltre a Christian de Sica, anche la bellissima Elena Cucci nel ruolo della principessa, Luis Molteni che interpreta il Re, Stefania De Francesco nei panni della verace cugina di Antonio, Jessica Quagliarulo e ancora Ciro Salatino nel ruolo del principino Gherez, e Antonio Fiorillo e Raffaele Musella, nei ruoli rispettivamente di Sasone e Lelluccio, gli inseparabili amici di Antonio. Le musiche sono affidate al maestro Umberto Scipione, scenografia Roberto Crea, coreografie Marcello Sacchetta, costumi Eleonora Rella. Collaborazione ai testi musicali di Vincenzo Incenzo. Lo spettacolo è prodotto dalla Tunnel Cabaret. Media partener de “Il principe abusivo a teatro” è il network RTL, 102.5. (red)
“NOTRE DAME DE PARIS” DEBUTTA A MILANO
Mancano pochi giorni al debutto del nuovo tour italiano di “Notre Dame De Paris”, l’opera popolare moderna tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, prodotta da David Zard, con le musiche di Riccardo Cocciante e le liriche di Luc Plamondon adattate in italiano da Pasquale Panella. Lo spettacolo ritorna in scena dopo 4 anni di pausa, e debutterà il 3 marzo a Milano (LinearCiak), dove darà il via a una lunghissima tournée che, stanti i 190mila biglietti acquistati in prevendita, si prevede supererà il successo ottenuto in passato. Inoltre, la grande richiesta di pubblico ha spinto gli organizzatori ad aprire nuove date, questa volta ad Agrigento e a Perugia, e ad aggiungere la quarta settimana di programmazione a Milano, che vola verso il tutto esaurito, così come Firenze, Napoli, Bari, Roma, Verona e tutte le città annunciate. Interpretato dal cast di eccezione composto da Lola Ponce (Esmeralda), Giò Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi (Fiordaliso) assieme al secondo cast e agli oltre 30 ballerini e acrobati, “Notre dame de Paris” è indubbiamente lo spettacolo musicale che ha riscontrato il più grande successo non solo in Italia ma nel resto del mondo. Nel nostro paese, in dieci anni di programmazione, ha superato i 2.500.000 di spettatori in circa 1.000 spettacoli. “Sono passati quasi 18 anni dalla prima di Notre Dame De Paris a Parigi e circa 14 anni dalla prima romana della bellissima versione in italiano scritta da Pasquale Panella, ma sembra che tutto sia accaduto solo ieri” racconta David Zard, produttore dell’opera. “É difficile dimenticare l’emozione di quei momenti che sancivano il trionfo di un’Opera che ha aperto al pubblico italiano il piacere di andare a Teatro e godere di uno spettacolo totalizzante, che soddisfa il cuore, l'occhio e l'orecchio. Al decimo anno di rappresentazioni erano andate in scena 915 repliche e si erano superati i 2.500.000 di spettatori” prosegue Zard “È facile parlare di record ma è difficile definire qualcosa che sembra irraggiungibile, perché i numeri di Notre Dame De Paris sono irraggiungibili, così come l'entusiasmo manifestato dal pubblico all'annuncio della ripresa degli spettacoli, dopo quattro anni di sosta”. (red)
MILANO, GIUSEPPE FIORELLO IN “PENSO CHE UN SOGNO COSI’”
Il Teatro degli Arcimboldi di Milano ospita fino al 28 febbraio Giuseppe Fiorello in “Penso che un sogno così” (di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni, regia Giampiero Solari) con musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma. Dopo il grande successo della prima e della seconda stagione Penso che un sogno così… ritorna infatti nei più importanti teatri d’Italia. “Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno - spiega Giuseppe Fiorello - e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi” . (red)
“LEI E LEI” CON GIAMPIERO CICCIÒ E FEDERICA DE COLA
In prima regionale, debutta l’1 marzo, al Teatro Lo Spazio di Roma, lo spettacolo “Lei e lei” scritto e diretto da Giampiero Cicciò, con Federica De Cola e Giampierò Ciccio (produzione Teatro di Messina). Lei e lei è il frutto di un lavoro di indagine sull’universo della prostituzione che senza retorica e con ironia pungente ci racconta di un’umanità le cui dinamiche e vicissitudini sono affini alle vite di ognuno di noi molto più di ciò che comunemente si creda. La storia si svolge in una piazza di Messina durante tre notti delle nostre più celebri feste nazionali: Natale, Capodanno ed Epifania. Un anziano travestito siciliano (drag singer fallita) e una giovane romana che svende il proprio corpo dopo aver tentato una carriera teatrale, si confidano, si fanno compagnia, si confrontano tra aspre schermaglie e slanci d’affetto svelando il loro mondo ai margini. Lui, anche ex tanguero con talento, tra racconti di vita esilaranti e tragici al tempo stesso, tra visionarie percezioni del mondo (che trasformano una fermata dell’autobus in un palcoscenico e un alto campanile nell’aldilà) trasmette alla ragazza, attraverso il ballo e, soprattutto, attraverso la capacità di fantasticare, una gioia di vivere a lei sconosciuta e, infine, la bellezza di quella femminilità che la giovane non ha ancora imparato a esprimere, a curare, e che per il travestito è stata la causa dell’esclusione dal mondo del “giorno”. Fino al 6 marzo, Teatro Lo Spazio Via Locri 42 (San Giovanni). (PO /red)
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